ABILITAZIONI: IN UE PERCORSI TROPPO DIVERSI, SERVE PIU’ UNIFORMITA’
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“Pensare di risolvere l’annosa questione delle classi pollaio ripensando l’attuale modello della classe, che andrebbe superato per fare largo a una diversa organizzazione, significa creare soltanto una cortina fumogena intorno al problema”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, interviene in merito alle dichiarazioni rese dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante un videoforum di Repubblica.it.
“Vale la pena ricordare al ministro – afferma Di Meglio – che l’organizzazione delle lezioni per gruppi o gruppi di livello è una metodologia nota agli insegnanti da 40 anni e, in ogni caso, si tratta di una scelta didattica che rientra nella libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione. Forse è anche opportuno rammentare uno dei capisaldi dell’aritmetica, la proprietà invariantiva secondo cui in una sottrazione, se aggiungiamo o togliamo la stessa quantità al minuendo e al sottraendo, il risultato finale (cioè, la differenza) non cambia. Non è, dunque, distribuendo gli alunni in classi o gruppi che si può ridurne il numero affidato ai docenti, ma – conclude il coordinatore nazionale - soltanto aumentando gli organici e gli spazi dove svolgere le lezioni, come la Gilda ha sempre sostenuto e chiesto con forza al ministero”.
Roma, 16 giugno 2021
“La formazione costituisce servizio a tutti gli effetti e come tale, dunque, va retribuita. È evidente che le continue incursioni sul lavoro operate dal governo sul lavoro dei docenti provocherà un contenzioso destinato a risolversi nelle aule di tribunale e creerà nelle scuole un clima conflittuale”.
Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta l’incontro che si è svolto oggi tra sindacati e ministero dell’Istruzione in merito alla decreto sulla formazione dei docenti senza specializzazione di sostegno.
Leggi tutto: NO AL LAVORO GRATIS, LA FORMAZIONE VA RETRIBUITA
La Gilda degli Insegnanti condivide ampiamente i contenuti del Manifesto per la nuova scuola promosso dai docenti riuniti nel gruppo ‘La nostra scuola’, aderisce alla raccolta firme e invita tutti i cittadini a partecipare.
“Ognuno degli otto punti in cui si sviluppa la petizione – spiega il coordinatore nazionale Rino Di Meglio – rispecchia i valori e le istanze che contraddistinguono la nostra visione della scuola pubblica statale, a partire dalla considerazione secondo cui deve essere incentrata sulla conoscenza e sulla trasmissione del sapere per poter svolgere pienamente il compito che la Costituzione le affida.
Leggi tutto: LA GILDA ADERISCE AL MANIFESTO PER LA NUOVA SCUOLA
La CGS, confederazione cui appartiene la FGU-Gilda, è stata l'unica Confederazione rappresentativa del settore scuola a non sottoscrivere il “patto per la Scuola”.
Il rifiuto è avvenuto innanzi tutto per una questione di metodo, dichiara Di Meglio, avevamo chiesto che si chiarissero prima i contenuti nei tavoli tecnici e solo successivamente si sottoscrivesse un patto che non fosse meramente un elenco di buone intenzioni.
Leggi tutto: GILDA, PERCHÉ NON ABBIAMO SOTTOSCRITTO IL PATTO
L’intesa sugli ex LSU, raggiunta il 18 maggio 2021 tra Ministero dell’Istruzione e Sindacati, rappresenta solo un primo passo avanti.
L’accordo raggiunto pone le premesse per risolvere le varie questioni conseguenti alla internalizzazione dei servizi e, in particolare, le problematiche conseguenti alla trasformazione dei contratti da part time a tempo pieno di 4485 collaboratori scolastici ex LSU.
Come si sa, il legislatore con la Legge 178 del 30 dicembre 2020, art.1, comma 964 ha autorizzato, in aggiunta alle ordinarie facoltà assunzionali, a coprire n. 2288 posti rimasti vacanti e disponibili nell’organico di diritto del personale ATA, non coperti a tempo indeterminato nell’anno scolastico 2020/2021, al fine di trasformare in contratto a tempo pieno il contratto di lavoro a tempo parziale di 4485 collaboratori scolastici assunti, a decorrere dal 1° marzo 2020, in esito alla procedura selettiva di cui all’articolo 58, comma 5.ter del DL59/2013, nonché di assumere, fino a un massimo di 45 unità, con contratto di lavoro a tempo pieno, a decorrere dal 1° settembre 2021, coloro che nella procedura selettiva di cui al citato art.58 – ter, siano risultati in sovrannumero nella provincia in virtù della propria posizione in graduatoria.
“Secondo un recente rapporto dell’Ocse su ruoli e stipendi dei capi di istituto di 27 Paesi, i dirigenti scolastici italiani sarebbero tra i più pagati, classificandosi soltanto dopo Australia e Regno Unito.
La differenza invece con le retribuzioni dei docenti è in assoluto la maggiore al mondo.
Un preside australiano, infatti, guadagna l’85% in più di un proprio insegnante, nel Regno Unito si sale al 136%: quasi due volte e mezzo. Ma In Italia il divario è ancora più marcato: siamo al 160% in più, pari a oltre due volte e mezzo lo stipendio medio di un docente in cattedra. Ovviamente parliamo di retribuzione lorda e sappiamo che la tassazione in Italia colpisce molto gli stipendi medi. Ma si tratta comunque di numeri che confermano ancora una volta come il trattamento economico degli insegnanti italiani gridi vendetta”.
Leggi tutto: GLI STIPENDI DEI DOCENTI GRIDANO VENDETTA, STANZIARE RISORSE ADEGUATE
Il giorno 3 maggio 2021, alle ore 17.30, si sono riunite in videoconferenza le delegazioni dell’Amministrazione (DGRUF-Bilancio) e delle OOSS firmatarie del CCNL per discutere il seguente odg:
Informativa utilizzo risorse “Piano scuola estate”.
Il dott. Greco ha brevemente illustrato le disposizioni che il Ministero si prepara ad emanare per disciplinare l’utilizzo dei fondi richiamati dalla nota n. 643 del 27 aprile 2021 per il “Piano scuola estate” senza consegnare un testo scritto sul quale aprire la discussione e l’eventuale approfondimento.
In premessa ha precisato che per quanto riguarda i fondi del Decreto sostegni (art. 31, c. 6 del d.l. n. 41 del 22 marzo 2021), che ammontano a 150 milioni di euro, e per quelli del rifinanziamento della legge 440/1997, che sono altri 40 milioni di euro, è competente la sua Direzione Generale.
Mentre i 320 milioni dei PON (Fondi strutturali 2014/2020) fanno capo alla dott.ssa Montesarchio, che è presente per la parte di sua competenza.
Il 28 APRILE 2021, alle ore 15:30, si è svolto in, video conferenza, al Ministero dell’Istruzione l'incontro di informativa sugli organici del personale ATA per l'anno scolastico 2021/2022 tra i rappresentanti dell' Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative del Comparto.
I rappresentanti del MIUR hanno fornito informazione sulla consistenza degli organici del personale Amministrativo Tecnico ed Ausiliario delle Scuole di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2021/2022.
Il dott. Filippo Serra, in rappresentanza del MINISTERO dell’ Istruzione ha fornito una prima informazione sul calo degli alunni che per il prossimo anno scolastico sarà di 98.324 unità con una ricaduta in negativo sulle dotazioni organiche dei diversi profili professionali.
Per scongiurare la diminuzione dei posti, l’Amministrazione ha deciso di rivedere le dotazioni organiche del personale ATA, avuto riguardo alla consistenza del numero degli alunni, al dimensionamento della rete scolastica e alla presenza di alunni disabili, facendo riferimento all'art.3 del D.lvo n. 66/2017 c.d." decreto inclusione" che, al comma 2, lettera b, per la definizione dell'organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) prevede la necessità di tenere conto della presenza di bambine e bambini, alunne e alunni, studentesse e studenti con disabilità certificata iscritti presso ciascuna istituzione scolastica statale.
“L’orchestra è cambiata ma la musica è rimasta la stessa: le classi pollaio continueranno ad affliggere la scuola italiana, inficiando la sicurezza di alunni e insegnanti e la qualità della didattica. La pandemia poteva essere un’occasione per iniziare a sanare le gravi falle del nostro sistema scolastico e per riconoscere finalmente alla scuola, anche con i fatti, la sua importanza strategica per tutto il Paese. E invece contiamo soltanto parole e omissioni ma nessuna opera”.
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