“La nostra protesta ha ottenuto successo, ma la battaglia non si ferma e procederemo ancora con la linea dura”: così il coordinatore nazionale della Federazione Gilda Unams, Rino Di Meglio, commenta il dietrofront del Governo sulla circolare Brunetta contenuto nel decreto salva-crisi presentato il 26 giugno e che riporta a 4 ore la fascia di reperibilità richiesta ai docenti assenti dal lavoro per motivi di malattia. Contro quelli che più volte aveva definito “arresti domiciliari” per gli insegnanti, la Frderazione era scesa in campo in maniera forte, presentando ricorsi con i quali si chiedeva al Governo di pagare ai docenti le ore extra di reperibilità passiva imposte dalla circolare del ministro Brunetta. “Prendiamo atto di questa vittoria – afferma Di Meglio – ma c’è ancora un fronte sul quale bisogna continuare a lottare e che riguarda quella che bolliamo come una ‘tassa sulla malattia’, e cioè la decurtazione in busta paga da applicare sulla malattia, già abolita per i dipendenti delle forze armate, della polizia e dei vigili del fuoco. Anche su questo versante – assicura il coordinatore nazionale della Gilda – non daremo tregua al Governo e procederemo per ottenere la dichiarazione di incostituzionalità di questa norma fortemente iniqua”. |